Spese condominiali, come si devono dividere? L'avvocato: "Attenzione alla ripartizione in parti uguali"

Le spese condominiali devono essere ripartite in parti uguali, oppure divise in maniera diversa? La risposta del noto avvocato dissipa ogni dubbio.

Secondo i dati forniti dall'Istat - Istituto Nazionale di Statistica nel 2020, in Italia ci sono circa cinque milioni e mezzo di condomini. Più di dieci milioni di italiani vivono nei condomini: per questo, più di un sesto della popolazione italiana vive nei condomini. Un numero decisamente alto, dunque, che fa capire quanto sia necessario regolamentare la vita condominiale. E, in effetti, il diritto di condominio viene regolamentato nel Codice Civile, e in particolare nel Libro Terzo, dedicato alla proprietà e, in particolare, nel Titolo VII, dedicato alla Comunione. Il Capo II di questo Libro è proprio intitolato 'Del condominio negli edifici', ed è a questo Capo che si fa, spesso, riferimento in questi casi.

All'articolo 1136, in particolare, si disciplina l'Assemblea condominiale. L'assemblea condominiale è il luogo in cui tutti i condomini prendono determinate decisioni, attraverso la votazione. Alcune decisioni possono essere prese con la maggioranza dei voti, mentre per altre è necessaria l'unanimità. In assemblea si discute, spesso, delle spese condominiali. Le spese condominiali sono quelle spese che vengono affrontate da ogni condomino, per azioni che riguardano l'intero edificio. Ve ne sono, naturalmente, di diversi tipi e di diversi prezzi.

Spese condominiali, l'avvocato rivela come dividerle correttamente: ecco come fare

Le spese condominiali servono, principalmente, alla gestione dell'edificio e alla manutenzione di quest'ultimo, qualora sia necessario o richiesto. Spesso capita che, durante le assemblee condominiali, determinati partecipanti propongano di ripartire in parti uguali le spese condominiali. Ma è davvero così che si fa? A questa domanda ha risposto un noto avvocato: Angelo Greco, infatti, ha spiegato, sulle sue pagine social, come si ripartiscono, secondo la legge, le spese condominiali.

 

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L'avvocato ha spiegato che tutte le spese condominiali vanno ripartite secondo i millesimi di proprietà: ciò significa, pertanto, che chi ha gli appartamenti più grandi, ai piani più alti e/o meglio esposto, andrà a pagare più di chi ha appartamenti più piccoli e in condizioni peggiori. Questo, anche per spese come la manutenzione dell'impianto del citofono, nonostante questa non venga influenzata direttamente dalla grandezza degli edifici. C'è solo un'eccezione: solo il costo dell'installazione e della manutenzione delle cassette postali, infatti, richiede una ripartizione in parti uguali. Questa regola, aggiunge Greco, non può essere modificata nelle assemblee condominiali, eccetto che non venga approvata all'unanimità. Può, inoltre, essere cambiata nel caso in cui vi sia un regolamento condominiale che prevede altre regole: anche il regolamento condominiale, però, dovrà essere stato approvato all'unanimità. Ripartizioni eque, dunque, e non uguali: è questa la previsione della legge italiana in merito.

Spese condominiali
Le chiavi di casa.

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