Farmacia notturna richiede un sovrapprezzo di 7,50 euro per un farmaco, l'esperto: "Legittimo in un solo caso"

Una farmacia notturna ha richiesto un sovrapprezzo di 7 euro e 50, sull'acquisto del farmaco, proprio per il servizio notturno: un noto esperto di tutela dei consumatori ha rivelato se è possibile o no.

La farmacia è, notoriamente, il luogo in cui si distribuiscono e vendono i farmaci, sotto prescrizione medica o anche senza quest'ultima. Oltre alla vendita dei farmaci, possono essere venduti anche dei prodotti alimentari, come gli omogeneizzati, degli integratori alimentari, e altri parafarmaci, nonché i medicinali omeopatici. Si vendono, altresì, le siringhe e altri oggetti che possono servire alla somministrazione dei farmaci.

Solo un farmacista, iscritto nell'albo ufficiale, può occuparsi della vendita di farmaci. Qualora la gestione della farmacia sia assegnata a una sola persona, quest'ultimo deve essere un farmacista. Se, invece, se ne dovesse occupare una società, non tutti i membri di questa società dovranno essere farmacisti. Esistono diversi tipi di farmacie: oltre alle farmacie private (o uninominali) e alle farmacie pubbliche, vi sono anche le farmacie notturne e rurali. Queste due tipologie di farmacie sono diverse dalle altre: la prima, per gli orari in cui è attiva, e la seconda, per il luogo in cui si trova.

Una farmacia notturna richiede un sovrapprezzo per il servizio richiesto in tarda serata: esperto spiega se e quando è possibile

La farmacia notturna, infatti, effettua anche, o solo, un servizio nelle ore notturne, mentre la farmacia rurale è quella che si trova in un comune con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti. Per il loro servizio, queste farmacie possono richiedere dei sovrapprezzi. Bisogna, però, capire quali. Massimiliano Dona, noto esperto di tutela dei consumatori e presidente dell'Unione Nazionale dei Consumatori, ha segnalato, in particolare, che il sovrapprezzo richiesto dalla farmacia notturna è, solitamente, di 7 euro e 50, mentre il sovrapprezzo previsto dalla farmacia rurale è di dieci euro. Il primo caso è quello segnalato da un suo follower, il quale ha ricevuto il sovrapprezzo di 7 euro e 50 su un farmaco acquistato di notte, e ha chiesto se è possibile farlo, per i gestori della farmacia notturna.

Ebbene, la risposta è sì, ma in un solo caso. È possibile chiedere il sovrapprezzo, infatti, soltanto nel caso in cui il farmaco richiesto alla farmacia notturna non sia urgente, e cioè non rientri nella lista dei farmaci urgenti (tra cui rientrano farmaci come l'adrenalina e la nitroglicerina). Inoltre, per poter applicare il sovrapprezzo, il farmaco deve essere ordinato a chiamata, o in una farmacia a battenti chiusi. Ordinare un farmaco a chiamata, spiega Dona, significa ordinarlo tramite citofono o numero di telefono, da un farmacista non di turno quella notte, mentre la farmacia a battenti chiusi è una farmacia chiusa, in cui il farmacista non interagisce con i clienti, ma vende i farmaci tramite uno sportello. Solo in questi casi, sarà possibile applicare il sovrapprezzo, mentre negli altri non si può fare.

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L'interno di una farmacia.

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