Ristoranti, si possono obbligare i clienti a ordinare almeno due portate? Il chiarimento dell'esperto

È possibile, per i gestori dei ristoranti, obbligare i clienti a ordinare almeno due portate, oppure non si può fare? Ecco la risposta del noto avvocato italiano, ed esperto di tutela dei consumatori.

La cultura del mangiare, in Italia, è decisamente sviluppata: la cucina del nostro Paese, in effetti, è una delle più conosciute e amate in tutto il mondo. Anche per questo motivo, è tipico degli italiani incontrarsi e andare tutti insieme al ristorante. Secondo i dati raccolti dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi - Fipe, in effetti, la media delle volte in cui i cittadini italiani si recano al ristorante si aggira intorno alle quattro o cinque volte al mese. Un numero innegabilmente alto, che dimostra quanto, per l'appunto, la cultura del mangiare, e del mangiare fuori casa, sia importante nel nostro Paese.

In Italia, poi, c'è l'imbarazzo della scelta per i ristoranti: oltre ad esserne tanti, infatti, i ristoranti, nel nostro Paese, sono ben suddivisi per tipologia di ambiente, di cucina, e anche per fasce di prezzo. I soli ristoranti italiani sono, per esempio, divisi in trattorie, osterie, taverne, ristoranti di pesce, ristoranti di carne eccetera. Inoltre, in Italia, e soprattutto nelle grandi città, ci sono tanti ristoranti etnici, adatti ad accontentare qualsiasi palato e qualsiasi richiesta culinaria.

Si possono obbligare i clienti a ordinare almeno due portate nei ristoranti? L'esperto: "Sì, a patto che si faccia questo"

Le abitudini degli italiani al ristorante possono, naturalmente, variare. C'è chi mangia di più e chi, invece, di meno. Per evitare che un cliente ordini poche portate, un ristorante della Liguria avrebbe previsto l'obbligo, per i clienti, di ordinare almeno due piatti, per poter avere un tavolo. Massimiliano Dona, avvocato italiano e presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, ha spiegato che, in seguito alla diffusione della notizia, sarebbero sorte delle polemiche. Ma è possibile prevedere un obbligo del genere?

Ebbene, . Nonostante Dona abbia spiegato che questa idea potrebbe non essere condivisibile, e che potrebbe non tener conto di persone che ordinano di meno per ragioni di alimentazione, di salute o anche di prezzo, i gestori sono, comunque, liberi di farlo. A patto che, però, specifichino e comunichino bene quest'obbligo: un cliente deve subito essere informato di questo obbligo, prima di prendere il tavolo, e deve essere informato in maniera molto chiara. In caso contrario, i gestori del ristorante non avrebbero il diritto di imporre l'obbligo in questione. Dona ha, poi, elencato altre soluzioni, sicuramente più facili da comunicare, e forse anche più sostenibili: tra queste, la comunicazione di un menù a prezzo fisso, che potrebbe accontentare il cliente e aumentare i guadagni dei ristoratori.

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I tavoli di un ristorante italiano.

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